mercoledì 2 giugno 2010

riflessioni

E' bello quando a Bologna c'è il sole.
E' ancora più bello quando arriva dopo un lunghissimo inverno e un'inesistente primavera.
Mi piace camminare sotto i portici e vedere come da dietro una macchina da presa i passanti, immaginare le loro vite e pensare alla mia.
Mi piace camminare con la musica nelle orecchie, un po' come se fosse la mia colonna sonora.

Ormai siamo vicini alla partenza e ancora non ci credo.
L'ho realizzato ieri, salutando un'amica fino a data da destinarsi.
E' già giugno. Ma io sono pronta?

A volte penso che sarebbe tutto più semplice se ci bastasse quello che abbiamo.
Ecco: sei nato qui e questo è il tuo pezzetto di mondo.E tu lì, che ti prendi e ti godi quello che hai.
E invece no.Dobbiamo pensare a cosa c'è oltre.
Ma non l'hai visto in tv?Non ti basta?
Nooo, ci viene in mente che magari è anche possibile vivere una vita diversa da quella che viviamo, che è possibile viverne molte diverse.
Pensiamo che forse a stare sempre nello stesso quadrato ci perdiamo qualcosa e cavolo si vive una volta sola  E poi piano piano si insinua quel pensiero martellante, discreto ma insistente, di andare a vedere com'è oltre il confine del nostro quadrato.
Non è che non apprezzi quello che ho. Ho imparato a vedere il bello delle cose, anche di quelle più semplici, nonostante a volte me ne dimentichi.
Il problema è che non riesco a fare a meno di pensare a cosa potrei vedere, provare e vivere mettendomi in gioco.

E allora tra un po' si tirano i dadi e si inizia la partita.
Ma non lo so mica se sono pronta.

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