venerdì 1 ottobre 2010
Si viaggiare
lunedì 23 agosto 2010
Domande a caso in una mattina a caso...
sabato 31 luglio 2010
Ricominciare
giovedì 1 luglio 2010
Non tutto scorre
In principio, quando il mondo era giovane, c’erano molti pensieri ma non esisteva nulla di simile a una verità. Le verità le fabbricò l’uomo, e ogni verità fu composta da un grande numero di pensieri imprecisi. Così in tutto il mondo ci furono verità. Ed erano meravigliose.
Il vecchio aveva elencato nel suo libro centinaia di verità. Io non cercherò di riferirvele tutte. C’erano la verità della verginità e la verità della passione, la verità della ricchezza e quella della povertà, della modestia e dello sperpero, dell’indifferenza e dell’entusiasmo. Centinaia e centinaia erano le verità, ed erano tutte meravigliose. Poi veniva la gente. Ognuno appena compariva, si gettava su una delle verità e se ne impadroniva; alcuni, molto forti, arrivavano a possederne una dozzina contemporaneamente.
Erano le verità che trasformavano la gente in caricature grottesche. Il vecchio aveva una sua complessa teoria a questo proposito. Era sua opinione che quando qualcuno s’impadroniva di una verità, e diceva che quella era la sua verità e si sforzava di vivere secondo essa, allora costui si trasformava in una caricatura, e la verità che egli abbracciava, in una menzogna.
lunedì 28 giugno 2010
Pensieri e parole
mercoledì 23 giugno 2010
Il buono delle cose
lunedì 21 giugno 2010
La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio...
venerdì 18 giugno 2010
Non c'è niente che sia per sempre
e razionalità
niente può stupire
e non è certo il tempo
quello che ti invecchia
e ti fa morire"
domenica 13 giugno 2010
Tutta colpa di una citazione
"Nessuna lista di cose da fare. Ogni giornata sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c'è dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazia e di bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un'origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri."
Mi ero detta, si il ragazzo è un po' preso male ma in fondo siamo in parecchi, vediamo cosa ha da raccontare.
Mai citazione mi fu più fatale.
Missione della settimana: superare il blocco del lettore.
Non mi posso arenare su un misero libretto di 118 pagine (ed è scritto pure grande!).
Ce la posso fare.
domenica 6 giugno 2010
Chatwin scrive e io leggo e annuisco...
Neurologi americani hanno fatto l'encefalografia a non pochi viaggiatori. È risultato che cambiare ambiente e avvertire il passaggio delle stagioni nel corso dell'anno stimola i ritmi cerebrali e contribuisce a un senso di benessere, di iniziativa e di motivazione vitale. Monotonia di situazioni e tediosa regolarità di impegni tessono una trama che produce fatica, disturbi nervosi, apatia, disgusto di sé e reazioni violente. Nessuna meraviglia, dunque, se una generazione protetta dal freddo grazie al riscaldamento centrale e dal caldo grazie all'aria condizionata, trasportata su veicoli asettici da un'identica casa o albergo a un altro, sente il bisogno di viaggi mentali o fisici, di pillole stimolanti o sedative, o dei viaggi catartici del sesso, della musica e della danza. Passiamo troppo tempo in stanze chiuse.
Io preferisco lo scetticismo cosmopolita di Montaigne. Per lui il viaggio era «un utile esercizio; la mente è stimolata di continuo dall'osservazione di cose nuove e sconosciute ... Nessuna proposizione mi stupisce, nessuna credenza mi offende, per quanto contraria alle mie ... I selvaggi che arrostiscono e mangiano i corpi dei loro morti mi scandalizzano meno di coloro che perseguitano i vivi». L'abitudine, egli dice, e la fissità degli atteggiamenti mentali ottundono i sensi e nascondono la vera natura delle cose.
L'uomo è naturalmente curioso: «Chi non viaggia non conosce il valore degli uomini » dice Ibn Battuta, l'infaticabile girovago arabo che andò da Tangeri alla Cina e ritorno per il gusto di viaggiare. Ma il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma.
mercoledì 2 giugno 2010
riflessioni
E' ancora più bello quando arriva dopo un lunghissimo inverno e un'inesistente primavera.
Mi piace camminare sotto i portici e vedere come da dietro una macchina da presa i passanti, immaginare le loro vite e pensare alla mia.
Mi piace camminare con la musica nelle orecchie, un po' come se fosse la mia colonna sonora.
Ormai siamo vicini alla partenza e ancora non ci credo.
L'ho realizzato ieri, salutando un'amica fino a data da destinarsi.
E' già giugno. Ma io sono pronta?
A volte penso che sarebbe tutto più semplice se ci bastasse quello che abbiamo.
Ecco: sei nato qui e questo è il tuo pezzetto di mondo.E tu lì, che ti prendi e ti godi quello che hai.
E invece no.Dobbiamo pensare a cosa c'è oltre.
Ma non l'hai visto in tv?Non ti basta?
Nooo, ci viene in mente che magari è anche possibile vivere una vita diversa da quella che viviamo, che è possibile viverne molte diverse.
Pensiamo che forse a stare sempre nello stesso quadrato ci perdiamo qualcosa e cavolo si vive una volta sola E poi piano piano si insinua quel pensiero martellante, discreto ma insistente, di andare a vedere com'è oltre il confine del nostro quadrato.
Non è che non apprezzi quello che ho. Ho imparato a vedere il bello delle cose, anche di quelle più semplici, nonostante a volte me ne dimentichi.
Il problema è che non riesco a fare a meno di pensare a cosa potrei vedere, provare e vivere mettendomi in gioco.
E allora tra un po' si tirano i dadi e si inizia la partita.
Ma non lo so mica se sono pronta.
martedì 1 giugno 2010
Voglia di cambiamenti
Wasting time in unemployment lines
Sitting around waiting for a promotion
Don't you know you're talking about a revolution
It sounds like a whisper
Poor people are gonna rise up
And get their share
Poor people are gonna rise up
And take what's theirs
lunedì 31 maggio 2010
Giorno zero
Mi sono sempre piaciuti i blog ma non mi sono mai sentita "tipa" da farne uno mio.
E per scriverci che poi? Non mi succede mai niente di rilevante, non sono brava a raccontare aneddoti, non è che sia particolarmente brava a scrivere, sono riservata e temo i giudizi degli altri.
Beh direi che un blog fa proprio al caso mio, no? Magari inizio a farmi meno pippe...
Ecco si, giorno zero e chi vivrà vedrà.