sabato 31 luglio 2010

Ricominciare

Un'altra volta in un paese straniero.
Un'altra volta ritrovarsi senza la possibilità di dire una cosa esattamente come la si pensa.
Un'altra volta senza poter ridere come rido di solito, senza quell'umorismo che è attuabile solo con un'eccellente padronanza della lingua straniera.

Un'altra volta senza legami (o quasi) e senza certezze.

Possibilità infinite e l'equilibrio precario tra aspettative e il freno posto ai pensieri per tutelarsi dalle eventuali delusioni. Cercare di non averne, per prendere così, inevitabilmente, solo il buono di questa esperienza.

Un'altra volta come rinascere con sensi nuovi, più affinati, più vivi.
Ogni piccola cosa può provocare un'emozione, un brivido, un sorriso, una riflessione.
Tutto è sempre lo stesso eppure diverso e interessante.
Ogni giorno, ogni minuto qui significa imparare, stupirsi, godersi appieno ogni aspetto della vita senza perdersi ancora nel meccanismo malato della routine che è pericolosa come poche cose al mondo. Può inghiottirti senza darti il tempo di rendertene conto e portarti via il bello delle piccole cose. Nella vita normale è una lotta continua.
Qui tutto diventa più facile e per un po' respiro aria nuova e mi rigenero.



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